Da diversi anni si sente parlare spesso di questo stile: lo shabby chic (o semplicemente shabby) è ormai una tendenza consolidata nel mondo dell’arredamento. Infatti si consolida negli Stati Uniti negli Anni 90 per poi spopolare a livello mondiale negli anni successivi, anche se le sue vere radici sono nella campagna britannica. Sempre nel Regno Unito è stato coniato il termine shabby chic, negli Anni 80.

La traduzione del termine inglese shabby è trasandato o logoro, ma il significato di questo aggettivo non deve lasciar spazio a interpretazioni fuorvianti. È infatti l’altro aggettivo, chic, che spesso accompagna il primo, a dare l’accezione chiara di questo stile. Possiamo quindi parlare di un mood trasandato e al contempo elegante…Un finto trasandato!

Il costante apprezzamento di questo stile è dovuto anche all’attuale tendenza al riuso: oggi sempre più c’è il desiderio di rinnovare vecchi mobili e oggetti, per questioni di sostenibilità ambientale (e collateralmente anche economiche). Lo stile shabby chic si integra perfettamente con questa tendenza globale, che vede nei materiali vissuti tanta vita e tanto valore, anche affettivo. L’effetto vissuto può essere presente naturalmente in vecchi mobili e oggetti, oppure può anche essere ricreato in mobili e oggetti che non sono poi così datati. 

La palette colori

Lo stile è incentrato prevalentemente sulla presenza di arredamenti e complementi d’arredo di riuso oppure lavorati in modo da sembrare vecchi o, meglio ancora, vintage. Un’altra componente distintiva è la palette colori, che vede una prevalenza di bianco, crema, avorio, toni chiaro del grigio e a volte anche colori pastello. Ovviamente non mancano anche interpretazioni alternative con punte di colore più accese – magari in alcune componenti dell’arredamento o in alcuni accessori –, ma si può affermare tranquillamente che i colori immancabili sono quelli neutri e chiari.

I materiali e la cura del dettaglio

I materiali più frequenti sono il legno, la pietra, il metallo e la latta. Il legno è indubbiamente la materia prima prediletta, consente ottime lavorazioni in stile shabby chic (soprattutto intarsi e scrostature di vernici opache) e si presta perfettamente anche nella sua forma grezza e non lavorata. Il legno è spesso presente, oltre che nei mobili e nei complementi d’arredo, anche nei pavimenti, nelle pareti, nei soffitti e negli infissi. Insomma, ovunque!

Tutte queste caratteristiche rendono questo stile molto simile ad altre tendenza di interior design, ovvero il country e il provenzale.

A dispetto delle apparenze, è uno stile tutt’altro che trasandato: sebbene i materiali che predilige sono molto semplici e grezzi, ciò che fa la differenza è la cura dei dettagli. Il mood, infatti, è estremamente curato e punta tutto sulla qualità di accessori e complementi d’arredo, che sono i veri punti di forza di questa tendenza. È anche la prevalenza dei toni neutri a consentire a questo stile di puntare tutto sul dettaglio senza risultare ridondante e pomposo.

Tessuti, una componente immancabile

Se si vuole arredare la propria casa in stile shabby chic non bisogna dimenticare i tessuti, abbondanti e nei toni neutri e chiari tipici di questo mood. La sovrapposizione di tessuti (tante coperte e cuscini, tappeti, tovaglie, centrini) è ciò che fa la differenza nel rendere gli ambienti così accoglienti e calorosi. Le varietà più frequenti sono il cotone (anche grezzo) e il lino, da affiancare a seta e raso. Immancabili anche pizzi e merletti, ma non in quantità eccessive, che renderebbero lo stile troppo ridondante.

Non solo salotti e cucina: i tessuti la fanno da padrona anche nella camera da letto. Spazio quindi a letti con importanti strutture in metallo o legno, arricchiti da numerosi cuscini e coperte. Non possono mancare poi le tende: anche qui si può giocare con le sovrapposizioni di tessuti e di colori.

Complementi d’arredo (panche e cassapanche)

Come anticipato, nell’arredamento di questo stile ciò che fa la differenza sono i complementi d’arredo e i dettagli! Per quanto riguarda l’illuminazione, un vera chicca è la lampada da tavolo con paralume in tessuto e corpo in metallo o in legno. In alternativa o per integrare, si può optare anche per un lampadario composto da semplici lampadine e una struttura in legno; perfetto per questo mood è anche il lampadario con struttura in metallo, composto da tante piccole lampadine avvolte da un paralume in tessuto. Infine, per creare atmosfere calorose e intime, non possono mancare le candele, di forme e dimensioni diverse.

Un materiale che spesso si trova negli interni “finti trasandati” è il vimini: centritavola, tovagliette, ceste portaoggetti o portavasi. E, a proposito di fiori, un altro dettaglio immancabile sono i fiori secchi!

Come appurato, la parola d’ordine di questo stile è “riuso”. Per questo motivo negli ambienti con questo stile non mancano vecchi oggetti che dopo essere stati recuperati hanno acquisito anche una nuova funzione. Ad esempio vecchie lanterne possono diventare dei portacandele e vecchie semplici scale in legno diventare portavasi o portaoggetti.

Ma ancora, altro complementi d’arredo funzionali e d’effetto sono la panca e la cassapanca, oggetti che possono essere facilmente recuperati e – nelle loro forme più semplici – costruiti da zero. Le panche e cassapanche shabby per eccellenza sono interamente in legno e possono essere arricchite con cuscini o coperte. Un’altra versione molto elegante è quella con la seduta in vimini, che come abbiamo visto è un materiale estremamente versatile e perfetto per questo stile.

Infine, un elemento che riflette (in tutti i sensi) lo stile è il vecchio specchio con vetro consumato e cornice in legno. Non assolverà esattamente la sua funzione, ma è una chicca che farà la differenza.

 Il legno e i mobili

Come accennato il materiale prediletto nei mobili in stile shabby chic è il legno. Anche il legno massello, la materia prima che noi di Lucendi tanto amiamo, nella sua versione pura e non trattata, si presta perfettamente a questo stile, in quanto conferisce eleganza e calore agli ambienti. Ricordiamo che in questo caso i materiali grezzi sono quelli che fanno la differenza!

Nel recupero di vecchi mobili, invece, gli attrezzi del mestiere per realizzare un mobile in stile sono la vernice (bianca) e la carta vetrata. Le pennellate sono molto accennate, quasi a far sembrare lo strato di pittura una prima mano, cui non seguirà una seconda; il tocco finale, indispensabile per rendere perfetto il mobile, è la cera, che va a sigillare il colore.