Il legno viene ormai utilizzato per realizzare mobili e complementi d’arredo di qualsiasi tipo ed è sempre più apprezzato anche per le pavimentazioni.

Queste destinazioni d’uso, però, richiedono una maggiore attenzione nella scelta del legname migliore, in termini di resistenza all’acqua e agli agenti atmosferici di vario tipo. Resistenza all’acqua significa anche resistenza all’umidità e non tutte le essenze del legno si prestano ad essere sottoposte frequentemente all’azione dell’acqua in ogni sua forma senza subire danni.

In questo caso il legno massello  è un materiale di prima scelta, ma non tutti i tipi di massello e di legno in generale sono adeguatamente resistenti all’acqua. Ad esempio il noce, il ciliegio, il faggio, l’acero e la betulla non sopportano adeguatamente il contatto con l’acqua e quindi non sono consigliati per l’uso esterno.

Perché l’acqua può essere dannosa per i mobili in legno?

Una delle caratteristiche del legno è la sua porosità e la sua capacità igroscopica. Tutti i legni sono igroscopici ovvero sono in grado di assorbire l’umidità quando è eccessiva e rilasciarla quando è scarsa. La porosità – che indica la quantità dei vasi e la loro ampiezza – è diversa per ogni tipo di essenza. Un legno molto poroso è in grado di assorbire una maggiore quantità di acqua (sotto ogni sua forma) rispetto a uno poco poroso.

Un’elevata capacità di assorbimento dell’acqua (che implica un assorbimento rapido) determina un ingrossamento del legno in caso di contatto con la stessa. Questa problematica (dilatazione e deformazione plastica) è piuttosto evidente e dannosa nel caso di serramenti e infissi in legno, che se ingrossati non riescono più ad assolvere la loro funzione. Per questo motivo per gli infissi e i serramenti vengono utilizzate essenze che, oltre ad essere resistenti, sono anche poco porose.

Al contrario, un clima secco in cui la percentuale di umidità è molto bassa, causa il ritiro del legno. In questo caso le sue fibre si contraggono, causandone anche il distaccamento e spaccature.

Più la variazione di temperatura e umidità è repentina, più i danni al legno sono importanti.

Il contatto con l’acqua sotto forma di pioggia ha inoltre effetto sull’aspetto esteriore del legno. In particolare causa una variazione del colore che tenderà al grigio e lo sfogliamento della vernice, ovvero il suo distaccamento dal legno.

Infine l’umidità agevola anche la proliferazione di muffa e funghi e l’attacco da parte di insetti xilofagi (che si nutrono di legno), come i tarli, che trovano nei luoghi particolarmente umidi il loro habitat naturale.

Per ovviare a queste problematiche è comunque indispensabile ricoprire il materiale con vernici trasparenti, indipendentemente dalla collocazione (interna o esterna) del mobile o della pavimentazione in legno. Le vernici, inoltre, contribuiscono anche a proteggere i prodotti dall’azione dannosa del sole e della salsedine.

Le vernici per mobili, pavimentazioni e strutture destinate all’esterno sono impregnanti ovvero non filmanti: penetrano nel legno in profondità, assicurando un’azione protettiva maggiore, e non si limitano a creare uno strato superficiale. Dopo questo trattamento (è consigliabile fare due passate) è possibile stendere un’ulteriore mano con una vernice trasparente non impregnante che aumenterà ulteriormente le performance del legno.

Vediamo ora quali sono i legni più resistenti all’acqua!

I legni migliori

Rovere

Si tratta di un legno duro ricavato dalla quercia, il cui colore varia dal giallo al bruno. È elegante e molto pregiato. Grazie alla buona resistenza a urti e sollecitazioni e alla sua stabilità è ideale non solo per i mobili, ma anche per pavimenti e infissi. Infatti sopporta molto bene l’umidità e le variazioni di temperatura. È apprezzato dagli artigiani per la sua facilità di lavorazione.

Castagno

Legno chiaro e mediamente duro, molto resistente come il rovere. Sopporta molto bene l’umidità e le variazioni di temperatura in quanto la sua dilatazione è contenuta.

Larice

È un legname tenero e chiaro, con striature tendenti al rosso. Molto diffuso nella realizzazione di arredi, perché è durevole e compatto. Si presta molto bene all’uso esterno in quanto presenta un’ottima impermeabilità.

Cipresso

Si tratta di un legno pregiato, chiaro e mediamente duro. La sua ottima resistenza e stabilità lo rende perfetto per la realizzazione di mobili e infissi per esterni.

Pino silvestre

È un legno tenero, il cui colore varia dal rosso marrone al grigio. Presenta un’ottima resistenza ed è molto utilizzato anche per la facilità di lavorazione che lo caratterizza. Apprezzato per la realizzazione di infissi, serramenti e pavimentazioni esterni.

Abete nordico

Si tratta di un legno chiaro e tenero, che viene impiegato ampiamente nella produzione artigianale perché versatile e resistente.

Abete americano (Abete di Douglas)

È un legno chiaro con sfumature tendenti al rosso, mediamente duro. Resinoso e quindi con un buon livello di impermeabilità, l’abete americano è caratterizzato da una buona resistenza che lo rende adatto alla realizzazione di mobili, infissi e pavimenti esterni .

Teak brasiliano

Si tratta di un legno scuro e duro. È idrorepellente e possiede una buona resistenza alle sollecitazioni meccaniche, per questo si presta molto bene alle lavorazioni artigianali e all’uso esterno.

Iroko

È un legno duro esotico, che come tutti i legni di questo tipo è particolarmente adatto all’uso esterno. Infatti è molto resistente e stabile, quindi sopporta molto bene l’umidità e anche le variazioni di temperatura. Ottimo per arredi e pavimentazioni esterni.